CALOLZIOCORTE: GLI STUDENTI
TENGONO ALTO IL TRICOLORE
NEL 70° DELLA LIBERAZIONE

25 aprile 15 calolzio 1CALOLZIOCORTE – Le avvisaglie di pioggia non hanno scoraggiato i cittadini calolziesi che hanno voluto celebrare il 70° anniversario della liberazione nazionale seguendo il corteo delle autorità che, partito dal parco ANA di via Marconi, ha deposto le consuete corone di alloro al monumento ai caduti accanto al municipio, di fronte alla scultura dedicata all’Arma dei carabinieri di corso Dante e infine al monumento ai caduti di tutte le guerre sottostante la chiesa arcipresbiterale, dove la cerimonia si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa.

Sulle note del premiato corpo musicale “G. Donizetti”, a sorprendere i partecipanti al corteo, oltre alle bandiere e alle divise di tutti i corpi coinvolti, sono stati soprattutto i ragazzi delle scuole di Calolziocorte, rappresentati dal vicesindaco del consiglio comunale dei ragazzi Sara Valsecchi, che ha affiancato il collega Cesare Valsecchi durante tutto il corteo. Gli alunni di tutti gli istituti calolziesi hanno portato, tutti insieme, una grande bandiera italiana che è stata infine deposta proprio accanto allo spiazzo del monumento ai caduti.

25 aprile 15 calolzioNel momento di raccoglimento intorno a questo simbolo calolziese poi, i ragazzi hanno letto testi e poesie scritti da loro o citati da componimenti di autori importanti e conosciuti per la loro lotta per i diritti civili e contro la guerra, come Nelson Mandela, Martin Luther King e Bertolt Brecht. Sono state proprio le loro frasi a rendere i presenti consapevoli di come la storia diventi attualità, di come per loro che, citando una poesia letta, “non c’eravamo”, il 25 aprile sia sinonimo di lotta all’egoismo e di memoria di un momento in cui l’Italia, grazie ai partigiani, ha fatto proprie quelle lotte in difesa dei propri diritti che in altre fasi storiche si associano a grandi nomi, a personaggi descritti e dipinti da scatti fotografici indimenticabili o da pellicole cinematografiche di grande valore.

cesare valsecchi 25 aprileE, veramente, si è percepita l’idea di un 25 aprile reso più attuale, reso patrimonio anche delle nuove generazioni, nel momento in cui alcuni studenti hanno raccontato la storia di Sadako Sasaki, bambina giapponese vittima delle radiazioni nucleari sprigionate dall’ordigno di Hiroshima, e hanno deposto, in sua memoria, alcune gru di carta colorate fabbricate proprio da loro.

Anche Marica Ara, rappresentante di ANPI, ha voluto ringraziare, commossa, lo spirito di questi ragazzi ed ha parlato con energia di come anche oggi, sulle orme dei partigiani, «si deve scegliere», si deve decidere di difendere la propria volontà politica, tristemente mortificata da decisioni e provvedimenti che troppo spesso sviliscono le aule del nostro parlamento, ormai vittima di logiche che scavalcano i principi incisi nelle pagine della nostra Costituzione. Dopo il discorso del sindaco Valsecchi, che ha voluto parlare della lotta alla mafia come della lotta partigiana di oggi, le ugole del coro ANA dell’Adda hanno accompagnato la chiusura della manifestazione.

Paolo Saporito