ELEZIONI, LA DESTRA SFONDA
ANCHE NEL LECCHESE.
FRATELLI D’ITALIA SFIORA IL 30%

LECCO – L’esito del voto lecchese riflette il responso nazionale. Col 29,54% delle preferenze la destra di Fratelli d’Italia è il primo partito anche sul ramo orientale del Lario.

Il dato è quello dell’uninominale Lombardia 2 UO5 della Camera, ovvero quelle che nella ripartizione territoriale meglio si sovrappone alla nostra provincia. Ad esprimersi 250mila lecchesi, 100mila invece non si sono recati alle urne.

Nello scontro diretto dell’uninominale vince Maurizio Lupi garantendosi un seggio con il 54,80% delle preferenze. Nella coalizione di centrodestra la Lega si attesta al 15,95%, Forza Italia ottiene l’8,13% mentre con l’1,17% è marginale Noi Moderati.

Con simili percentuali il centrodestra vince anche la sfida per il Senato portando così a Palazzo Madama Licia Ronzulli.

Il centrosinistra in coalizione si ferma sotto al 25%. Il Partito Democratico – che esprimeva anche la candidata locale Laura Bartesaghi per il seggio della Camera – contribuisce con il 17,03%, l’Alleanza Verdi e Sinistra raggiunge il 3,82%, +Europa il 3,14% mentre Impegno Civico di Luigi di Maio marca la presenza con lo 0,29% delle preferenze.

Risultato degno di nota quello di Azione-Italia Viva: nel lecchese il duo Calenda-Renzi convince il 10,33% degli elettori. Il doppio di quanto fa il Movimento 5 Stelle (5,86%). Seguono Italexit con l’1,82% e Italia Sovrana e Popolare con l’1,05%.