FIACCOLATA PER 50 AD AIRUNO
IN RICORDO DI CARLO GILARDI
“QUANTI CUORI HAI TOCCATO…”

AIRUNO – “Ciao Carlo, siamo qui per te!!! Quanti cuori e anime hai toccato…”.

Così, con fiaccole e striscioni, il momento di ricordo del professore scomparso recentemente dopo la lunga “reclusione” all’Airoldi e Muzzi di Lecco, organizzato dal Comitato Libertà per Carlo Gilardi.

Una cinquantina le persone che si sono raccolte in memoria di Carlo Gilardi. Ricordandolo così:

“Tutte queste care persone sono qui ad Airuno per te. E chi non ha potuto esserci ci ha comunicato di aver acceso una lanterna fuori dalle proprie abitazioni. Questa serata rimarrà nelle memorie grazie anche a tutti voi che avete scelto di essere qui malgrado il meteo sfavorevole e anche da parecchio lontano, avete reso questa giornata speciale.

Caro Carlo lo sappiamo che tu ci stai guardando e che sei felice di vederci qui, qui nel luogo del tuo cuore.
Là dove sei ora, sei finalmente libero e in pace e i discutibili personaggi che hanno avallato la tua “deportazione” non li vedrai più.
Siamo qui per onorare la grande persona che sei stata.
E siamo qui anche e soprattutto per fare quello che le istituzioni non hanno voluto fare e cioè, riportarti a casa, anche se soltanto simbolicamente, noi lo abbiamo fatto!
Ti abbiamo riportato dove hai ripetutamente chiesto di voler tornare.
Nella vita non é scontato che tutti possano incontrare esseri umani straordinari come te, molti di noi hanno avuto il privilegio di conoscerti di persona, tanti altri attraverso la tv. Tutta Italia ora sa che ad Airuno ha vissuto un santo uomo.
Hanno fatto ricostruzioni mirabolanti sulla tua vita per portare avanti le tesi per la tua reclusione in rsa ma ormai lo sanno anche i sassi, che quelle argomentazione erano assolutamente traballanti messe dinanzi a quello che tu scrivevi e a quello che hai detto ripetutamente e che sono rimaste fissate in tv ed anche in alcune carte istituzionali. Eppure nessuno che aveva il potere di fare qualcosa per te, lo ha voluto fare fino in fondo.
Caro Carlo, ti hanno tolto la libertà, a cui tenevi tantissimo, per tutelare i tuoi risparmi di cui ti importava nulla.
In questi anni ci hanno tenuto lontano da te con astuzie di legge e menzogne ma la distanza non ci ha impedito di sentire il tuo dolore per quello che ti stavano facendo e di soffrire insieme a te.
Ed é stato questo che ci ha dato la spinta e che ci ha dato forza di lottare per te senza arrenderci, sopportando l’inerzia di certa politica, le censure e le vergognose azioni di certi pennivendoli senza un briciolo di coscienza ne di etica professionale, che hanno nascosto verità fondamentali anche recenti, della tua triste storia, e addirittura avallato ricostruzioni faziose e totalmente smentite da ciò che tutta Italia ha visto e sentito in tv.
Oggi pesano come un macigno le parole della tua ex amministratrice di sostegno: “Mettere il Sig. Carlo in una casa di riposo vuol dire ammazzarlo!”
I personaggi vari che hanno avallato tutto questo e che ci raccontavano che in rsa Carlo fosse rifiorito, oggi dove sono??? Vergogna”.

Comitato Libertà per Carlo Gilardi