FINALI CSI: DAL PRESIDENTE ISACCHI UN APPELLO
ALLA CORRETTEZZA

Il presidente del comitato Csi di Lecco, Carlo Isacchi
Il presidente del Csi Lecco, Isacchi

LECCO – Finite le primi fasi dei campionati provinciali, il mese di maggio regalerà allo sport lecchese le finali dei campionati Csi di calcio, volley e pallacanestro.

Per questo, il presidente del comitato lecchese del Centro Sportivo Italiano ha lanciato un appello a tutti i partecipanti: che prevalga lo sport sopratutte le cose e che venga rispettato lo spirito del Csi.

“Ho avuto notizia che non su tutti i campi di gioco si stanno rispettando le regole fondamentali del Csi” spiega Carlo Isacchi sul sito del comitato lecchese, “da quanto mi risulta, ci sarebbero stati episodi di furberie, prepotenze e minacce, al punto che ci sono squadre che preferiscono perdere a tavolino pur di non giocare sul campo avverso”.

Di fronte a queste denunce, lo stesso Isacchi si fa delle domande ben precise: “E’ possibile che ci siano allenatori che incitano alla violenza? Che nel pubblico ci sia chi insulta l’arbitro già al suo secondo fischio? Perché invece non provare la soddisfazione di vincere la propria partita giocando con tutto l’impegno agonistico, ma nei limiti della sportività e correttezza?”

L’appello del presidente provinciale si allarga anche ai presidenti e ai dirigenti delle società lecchesi che aderiscono al Centro Sportivo Italiano. “Dovete saper  vigilare sul comportamento dei vostro propri atleti ed allenatori, affinché si creino sui campi di gioco le condizioni ideali per lo svolgimento delle gare. I ragazzi “esuberanti” non vanno allontanati, perché sono quelli che più di altri hanno bisogno di respirare un clima civile di convivenza e sportività, ma vanno riportati ad un comportamento sportivo, educato, leale”.

fonte: www.csi.lecco.it