I CFP LECCHESI INCONTRANO I DOCENTI DELLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

LECCO – Mercoledì 6 novembre, alle 15, presso la Sala Ticozzi in via Giuseppe Ongania 4 a Lecco, i Centri di Formazione Professionale (CFP) lecchesi, alla presenza dei referenti della Provincia – Servizio Istruzione e Formazione Professionale e del dirigente UST Lecco, Adamo Castelnuovo, incontreranno i docenti delle scuole secondarie di primo grado responsabili dell’Orientamento.

I CFP lecchesi, Aldo Moro, Casargo, Clerici, Consolida, Enaip, Nostra Famiglia, che nella provincia di Lecco rappresentano oltre 2.000 studentesse e studenti e offrono svariati percorsi di formazione per ragazze e ragazzi dopo la terza media, hanno infatti deciso di darsi una sorta di coordinamento per provare a ragionare su alcune tematiche comuni come, appunto, l’incontro in questione riguardante l’orientamento delle ragazze e dei ragazzi chiamati a scegliere la scuola superiore.

“Ringraziamo molto la Provincia e la UST Lecco nelle persone del dirigente Adelmo Castelnuovo e del responsabile PCTO e Orientamento – supporto degli assetti ordinamentali, Raffaele Cesana, per la grande attenzione al mondo della formazione professionale. Siamo lieti di poter incontrare i docenti orientatori per offrire un contributo che possa arricchire i percorsi orientativi e per approfondire il funzionamento del sistema formativo regionale”, spiegano i direttori dei CFP, Marco Anghileri (Aldo Moro), Alan Vaninetti (Casargo), Francesca Dotti e Anna Lettig (Clerici), Gabriele Marinoni (Consolida), Andrea Donegà (Enaip), Stefania Segato (Nostra Famiglia).

“Oggi – proseguono – ci troviamo al centro di tre trasformazioni epocali, ambientale-tecnologica-demografica, che ci impongono grandi e profonde riflessioni. Se consideriamo anche il clima di grande incertezza, a livello globale, che ci è dato vivere, pensiamo sia urgente e fondamentale fare rete con tutti gli attori che sono impegnati ad accompagnare i giovani verso il futuro per provare a trovare nuove e inedite chiavi di lettura. Per questo riteniamo importante poter avere dei momenti di confronto con tutte e tutti voi. La formazione professionale è una grande ricchezza per il territorio e rappresenta, per i giovani, il passaporto per accedere a un futuro di opportunità che passa tanto dall’ingresso nel mondo del lavoro, quanto dal prosieguo degli studi conseguendo la maturità o accedendo a percorsi di IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) che alzano ulteriormente la preparazione e le competenze dei giovani. Sentiamo, anche noi, la responsabilità di avere un ruolo fondamentale sul territorio. Una responsabilità che vogliamo svolgere valorizzando le opportunità per i giovani e le relazioni e i rapporti con le altre scuole di ogni ordine e grado”.

“Oltre il 90% dei ragazzi e delle ragazze che completano i loro studi nei nostri istituti hanno un lavoro ben pagato e che, soprattutto, amano svolgere. Un grande successo quindi che è dovuto certamente al forte radicamento nel territorio che ci consente di leggerne i bisogni e di lavorare in sinergia con le imprese, partner fondamentali per avvicinare la formazione alle esigenze che arrivano proprio dal tessuto produttivo e dalle aziende della provincia”, proseguono i direttori.

“Il sistema della formazione professionale – concludono – è organizzato sullo sviluppo, e sulla valutazione, delle competenze dei nostri giovani, sia dal punto di vista tecnico-professionale che trasversale. Quindi, competenze tecniche integrate nelle soft skills che sono appunto quelle trasversali e comuni a tutti come, ad esempio, la creatività e il pensiero critico, caratteristiche fondamentali per diventare cittadine e cittadini responsabili e consapevoli prima ancora che ottime lavoratrici e ottimi lavoratori. Dentro questo contesto manteniamo una forte attitudine all’inclusione che ci consente, certamente, di accompagnare tutti nello scoprire e coltivare il proprio talento, rispettando i tempi di ognuno, e soprattutto di accogliere anche ragazze e ragazzi con disabilità costruendo insieme importanti spazi di autonomia immaginando così un futuro possibile. In ultima analisi, i Centri di Formazione professionale rappresentano anche un’occasione di riorientamento per le ragazze e i ragazzi che scoprono di voler coltivare altri interessi e un forte e solido baluardo contro la dispersione scolastica”.