“Stop Genocide” è solo uno dei tanti cori che lo scorso pomeriggio si è innalzato davanti alla stazione di Lecco dopo l’ultimo tragico massacro provocato da un raid israeliano a Rafah, nella Striscia di Gaza. Il nostro paese, fortunatamente, non rimane in silenzio difronte ai crimini disumani verificatosi proprio qualche giorno fa in Palestina: una tendopoli rasa al suolo, una lista di morti che continua vertiginosamente a salire e le continue testimonianze fotografiche della catastrofe umanitaria in atto, bastano per smuovere gli animi di chi non riesce a tacere davanti a tanta crudeltà.
Dopo il corteo antimilitarista contro l’azienda Fiocchi Munizioni dello scorso 18 maggio (nell’immagine sopra), anche oggi molti cittadini si sono ritrovati nelle stazioni della provincia lecchese a manifestare contro il massacro palestinese che oggi conta più di 36.000 vittime, di cui 14.500 bambini .
Si respira una sensazione di sconfitta dopo l’ennesima carrellata di morti e così, mentre il Papa inaugura la prima Giornata Mondiale dei bambini il 25 e il 26 maggio, a Gaza un padre incredulo solleva il corpo senza capo di suo figlio.
S. G.
–
ANALOGA MANIFESTAZIONE A CALOLZIOCORTE:
CALOLZIO, IN STAZIONE PRESIDIO DI “STOP AL GENOCIDIO PALESTINESE”