OLGINATE, TRUFFA CON L’AI: 80ENNE INGANNATA DALLA VOCE DEL NIPOTE

LECCO – Una vera e propria truffa grazie all’IA, l’intelligenza artificiale. È la nuova via dei furti porta a porta ai danni della persona anziane. È a Olginate dove uno sconosciuto si è presentato alla porta di casa di una vedova di 80 anni e l’ha convinta a consegnargli contanti e gioielli di famiglia.

Come è stato possibile? Si tratta di un vecchio trucco: l’uomo, in giacca e cravatta e dai modi gentili, si è spacciato per un avvocato raccontando alla signora che suo nipote era stato arrestato perché non aveva saldato un conto di 7.000 euro per un acquisto online e che per essere rilasciato avrebbe dovuto pagare la cauzione, ma che non aveva soldi. Il nipote quindi, secondo il falso racconto del truffatore, aveva quindi mandato da lei l’avvocato per chiederle soldi.

La truffa è vecchia e nota. Quello che cambia è la modalità che il truffatore ha messo in atto per convincere l’anziana signora. Le ha fatto sentire un lungo e dettagliato messaggio vocale registrato con la voce del nipote, che la chiamava per nome e le domandava di dargli una mano e di consegnare soldi, oro, monili e tutto quanto potesse per permettergli di uscire di galera che poi le avrebbe restituito appena poteva. Un messaggio fake, assemblato utilizzando uno dei tanti software di intelligenza artificiale.

Sentito il messaggio audio, la signora ha abbandonato anche le ultime diffidenze, ha preso tutti i soldi e gli oggetti di valore che è riuscita a trovare e li ha consegnati al truffatore, che li ha presi in consegna, l’ha salutata, si è congedato con garbo e infine si è allontanato a piedi.

Quando la signora anziana e gli altri familiari si sono accorti della truffa ormai era troppo tardi. Hanno comunque sporto denuncia ai carabinieri. “Ci è stato spiegato che non è la prima volta che capita, anzi succede sempre più spesso – hanno raccontato i parenti della signora raggirata – I truffatori sfruttano l’intelligenza artificiale per confezionare un messaggio audio elaborato a partire da un breve vocale rubato o carpito con un qualsiasi pretesto magari in qualche chat o da un video postato in rete”.