PEREGO STRADE A PROCESSO PER UN ASSEGNO DA DIECIMILA EURO RISULTATO FALSO

Perego stradeLECCO – Tempi della giustizia italiana, rinviato al 26 settembre il processo che vede coinvolti Ivano Perego
e Giovanni Barone dell’azienda ‘Perego Strade’ di Cassago Brianza (rispettivamente titolare e amministratore), questa volta finiti nei guai per un assegno di diecimila euro risultato succesivamente falso. E’ stato usato per pagare il noleggio di fotocopiatrici di una ditta della provincia di Como che quando si è presentata all’incasso alla Banca popolare di Milano ha scoperto non solo che la Perego strade non risultava cliente dell’istituto, ma che il conto corrente riportato nell’assegno apparteneva a una azienda che lo aveva chiuso.

Durante una delle udienze precedenti, il legale rappresentante della ditta di fotocopiatrici spiegò che fu la banca a suggerire di avanzare denun cia per l’accaduto. Oggi al tribunale di Lecco, il giudice Guido Lomacci  ha quindi aggiornato il procedimento tra tre mesi per avere un quadro dei risarcimenti connessi al fallimento della Perego strade.

Ricordiamo che la nota società edile è stata processata dal tribunale di Milano per collusione con la ‘Ndrangheta’, dopo che l’inchiesta chiamata ‘Infinito’ aveva inquadrato Ivano Perego come responsabile  di associazione a delinquere, reato per il quale è stato condannato.  La Perego era finita tra le maglie di una organizzazione che usava ditte edili e di movimento terra in difficoltà per riciclare denaro proveniente da attività illecite, aziende che, dopo essere state al centro di contabilità addomesticata in grado di muovere grandi cifre di denaro, venivano fatte fallire. L’assegno di diecimila euro è in realtà un piccolo ammontare rispetto a quelli che giravano.

(foto tratta da http://www.quileccolibera.net/)