Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*
Quarantatreesima puntata
Il Morsicone era preda del colpo di fulmine e aveva occhi solo per Elda.
“Spero tanto che sia una bella serata e che ti diverti, cara Elda” disse con voce tremula.
L’ospite fu compiaciuta da quelle parole e dal fatto che il compagno di Anna, nonché padrone di casa, le rivolgesse tutte quelle attenzioni. E rispose: ”Caro Morsi, sei veramente educato e galante”. Ma aveva incrociato lo sguardo di fuoco di Anna e cominciava a sentirsi in tremendo imbarazzo.
Per ovviare un po’ alla situazione che si stava creando, Elda domandò: ”Morsi, mi tolga una curiosità, ma ha cucinato lei? Deve avere proprio una passione per l’arte culinaria. La cena è ottima!”
Morsi captò che qualcosa non andava. E replicò: ”Come… perchè non mi dai più del tu? C’è qualche problema?”
All’improvviso irruppe nel dialogo Anna, che cominciava a scocciarsi di tutto questo teatrino. “Morscone è negato per fare da mangiare. Come è negato per tante altre cose” sentenziò con voce perentoria.
Era entrato in funzione il suo carattere deciso e autoritario e l’istinto di tenersi il compagno. Infatti aveva capito la minaccia che stava arrivando da parte dell’amica.
Anna disse dentro di se: ”Ho fatto un errore terribile ad invitare Elda qui a casa nostra. È una mangiatrice di uomini e non me ne ero accorta. E Morsicone, tonto com’è, ci stava lasciando le penne. Poi, questa, oltre che furba è maga. Potrebbe ricorrere a qualche sortilegio per raggiungere il suo scopo.”
La situazione si stava normalizzando. E un gran silenzio era calato.
I tre commensali continuavano la cena ma nessuno parlava più. E Anna si rese conto che ora il clima era davvero pesante.
Per stemperare, la faina esclamò: ”Cari, che ne pensate della magia, delle arti magiche?”
Elda, udendo quelle parole, si sentì improvvisamente a suo agio e si tranquillizzò. Aveva capito che Anna l’aveva perdonata a patto che lei lasciasse perdere i suoi propositi. Ma Elda voleva davvero circuire Morsicone? Forse all’inizio no ma poi, durante lo scorrere della serata, poteva venirle la tentazione di provare e, magari, di riuscire.
Morsicone, che non aveva capito niente, improvvisamente disse:”La magia? Non ci credo. Anche perché mi sarebbe piaciuto tanto conoscere un mago. E magari farmi leggere le carte, per sapere cosa mi riserva il futuro. Però credo che non lo farò mai, perché non ho il coraggio. E voi ve le fareste leggere le carte?”
Anna ed Elda sorrisero e i loro sguardi si incrociarono. Erano una maga e un’aspirante maga, ma il gattone non lo sapeva.
La cena era finita ed Elda si accomiatò.
E Anna si disse: ”È proprio vero che, a volte, è meglio non conoscere la realtà. L’ignoranza ti può anche salvare”. E diede un grande bacio al compagno.
Il pericolo era davvero passato.
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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.
Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.
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