REGIONE/ZAMPERINI PRESIEDE
LA COMMISSIONE MONTAGNA?
NO, SOLO “TUTELA E CONFINE”

MILANO – L’esponente della destra lecchese Giacomo Zamperini eletto alla presidenza della Commissione Speciale per la tutela dei territori di montagna e di confine, ruolo che prevede anche un sensibile ritocco del compenso da consigliere regionale. Il consigliere di Fratelli d’Italia presiederà così una assemblea che avrà competenze su “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera“.

Sebbene nelle sue comunicazioni ufficiali ‘Zampe’ parli di “Commissione Montagna”, il suo nuovo incarico non è confondersi con la VIII Commissione permanente Agricoltura, montagna e foreste, alla quale il governo regionale attribuisce ben più ampie competenze: “Sviluppo, sostegno e promozione del settore agricolo, rurale, silvo-pastorale, della pesca, del sistema produttivo agroalimentare e tutela delle produzioni tipiche di qualità; tutela del suolo agricolo; foreste e viabilità agro-silvo-pastorale; enti e soggetti operanti nel settore agricolo; sorveglianza fito-sanitaria; bonifica e irrigazione; alimentazione e nutrizione; attività agrituristiche; attività venatoria; funghi ipogei ed epigei; usi civici; utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati; sviluppo delle aree montane”.

“Dobbiamo promuovere il benessere delle persone che abitano queste zone, custodendo le loro tradizioni e identità, così da tenere vivo il patrimonio inestimabile di storie, usi, costumi, arti e mestieri, che altrimenti rischierebbe di andare irrimediabilmente perduto. Altro tema fondamentale è quello dello spopolamento della aree montane, della cura e della manutenzione del territorio. Ho chiesto ai colleghi della Commissione di prenderci un impegno, ossia quello di testimoniare, anche con la nostra presenza, la vicinanza di Regione Lombardia a tutte e ventitré le Comunità Montane, che intendo visitare una ad una, assieme ad una delegazione di Regione Lombardia. Inoltre, è necessario favorire la realizzazione di nuovi accordi condivisi con la Confederazione Svizzera ed i territori di confine, consolidando altresì quelli attualmente in essere”.