LECCO – Lunedì 21 novembre i sindaci della Provincia di Lecco hanno eletto il nuovo Consiglio di Rappresentanza dei sindaci del territorio. Si tratta del primo Consiglio organizzato dall’Asst di Lecco dopo il nuovo assetto dato dalla DGR 6762/2022 che disciplina la nuova composizione e il nuovo funzionamento delle Conferenze e dei Consigli di Rappresentanza.
Il Consiglio di Rappresentanza, composto da cinque componenti eletti dalla Conferenza dei sindaci, è l’organismo di cui si avvale la Conferenza stessa per l’esercizio delle proprie funzioni. Attraverso di esso i primi cittadini esprimono proposte e pareri relativamente alle attività sanitarie e sociosanitarie dell’Asst di Lecco, promuovendo al tempo stesso l’integrazione con i servizi sociali dei Comuni.
La partecipazione alla conferenza è stata molto numerosa, a testimonianza dell’attenzione che i primi cittadini ripongono nei rapporti con l’Asst: sono intervenuti infatti 68 sindaci su 84, da Comuni di tutte le aree e di tutte le dimensioni; in termini di cittadini rappresentati, i sindaci presenti hanno portato in conferenza un “peso” pari a 310.797 abitanti (pari al 93,5% della popolazione totale della Provincia).
Le elezioni si sono svolte attraverso un nuovo sistema di votazione informatizzata che ha consentito di avere in tempo reale gli esiti dei voti, ponderati in base alla consistenza della popolazione. Sono stati eletti per il Consiglio di Rappresentanza:
Presidente: Guido Agostoni (Consigliere del Comune di Pasturo)
Vicepresidente: Maurizio Maggioni (Assessore del Comune di Olgiate Molgora)
Componente: Mirko Ceroli (Sindaco del Comune di Barzago)
Componente: Giuseppe Chiarella (Sindaco del Comune di Molteno)
Componente: Emanuele Manzoni (Assessore del Comune di Lecco)
Tutti i cinque gli eletti hanno raccolto pressoché l’unanimità delle preferenze, a dimostrazione di una forte coesione di tutti i primi cittadini, che hanno condiviso la scelta di candidati competenti ed autorevoli.
È stato poi indicato come componente del Collegio dei sindaci presso l’Ats Brianza il sindaco di Malgrate, Flavio Polano.
Nella stessa giornata i sindaci dei tre Distretti all’interno del territorio dell’Asst di Lecco (Bellano, Lecco e Merate) hanno eletto i rappresentanti delle rispettive Assemblee dei sindaci: un passaggio che consentirà il confronto con l’Asst anche sull’erogazione dei servizi nei singoli territori. Anche in questo caso si è registrata una ampia convergenza sui candidati, confermando gli attuali presidenti delle Assemblee degli Ambiti. Sono stati eletti:
Per il Distretto di Bellano:
Presidente: Gabriella Del Nero (Assessore del Comune di Varenna)
Vicepresidente: Cristina Bartesaghi (Consigliere del Comune di Abbadia Lariana)
Per il Distretto di Lecco:
Presidente: Sabina Panzeri (Sindaco del Comune di Costa Masnaga)
Vicepresidente: Aldo Valsecchi (Vicesindaco del Comune di Calolziocorte)
Per il Distretto di Merate:
Presidente: Paolo Brivio (Sindaco del Comune di Osnago)
Vicepresidente: Franca Maggioni (Assessore del Comune di Merate).
“La nostra Asst – commenta Paolo Favini, direttore generale Assst Lecco – è da sempre impegnata e attenta nell’ascoltare la voce dei Sindaci, accogliendo le loro proposte. Da oggi, con la costituzione della nuova Conferenza e l’elezione del Consiglio di Rappresentanza, possiamo ulteriormente migliorare la nostra collaborazione con i Comuni, avendo a disposizione un canale istituzionale proprio. Il raccordo tra Asst e Enti Locali è uno dei pilastri della nuova Riforma Sanitaria di Regione Lombardia; lavoreremo coesemente affinché questo principio si traduca in benefici concreti per i nostri cittadini”.
“Ringrazio i sindaci per la fiducia – dichiara Guido Agostoni, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei sindaci – e la direzione dell’Asst per la disponibilità. Si prospetta un lavoro intenso, che vede come presupposti la partecipazione attiva di tutti i Comuni e la ripresa di un dialogo paritario e costruttivo fra Asst e Comuni. Le sfide principali sono l’avvio di una nuova fase per la medicina territoriale, l’attivazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, l’interconnessione con i servizi sociali dei piani di zona. Dovremo valorizzare un nostro tratto distintivo, ovvero la capacità di co-programmare e co-progettare insieme al terzo settore, alle associazioni, alle famiglie e ai cittadini, perché solo la crescita di una corresponsabilità diffusa permette di fare reali politiche di welfare”.