MANDELLO – “Per fortuna i bambini non erano con me” è la considerazione di Marina Gaddi, la mamma 32enne di Mandello del Lario. Sua è l’immagine qui a destra in cui in cui si vede dalla SS36 il momento della discesa della frana ad Abbadia Lariana, scatto da noi pubblicato in giornata.
“Non sono affatto pratica di tecnologia e di fotografie, ma ho sentito il dovere di mostrare la situazione ad altri che magari dovevano mettersi in viaggio. Lo avevo già visto su facebook e mi era stato utile, ho girato quindi l’immagine a mia cugina affiché la pubblicasse”.
Marina stava scendendo verso Lecco, erano circa le 9 e un quarto di stamane, mercoledì. Per lei è stato uno di quei momenti sospesi nel tempo in cui capire urgentemente la situazione, separare le emozioni e prendere una decisione.
“Era palese che la montagna si stesse sbriciolando. Non sapevo se fermarmi o procedere. Temevo di venire tamponata dalle auto indietro che uscendo dalla galleria si sarebbero trovate il blocco all’improvviso davanti a loro. Pur essendo ancora distanti dal punto abbiamo iniziato a rallentare. Siamo transitati nella nebbia, a terra tanti sassi di piccola dimensioni. E’ possibile che qualche autovettura davanti a me sia stata colpita”.
Subito dopo una preoccupazione per il cognato, lui in moto transitato poco prima di lei, per fortuna passato prima della discesa della frana. Alle porte di Lecco, quindi pochi minuti dopo, Marina vede sfrecciare il primo mezzo dei Vigili del Fuoco. Si tranquilizza e crede che ormai tutto sia finito lì.
Le difficoltà, invece, erano solo iniziate per lei come per tutti gli automobilisti dell’area settentrionale della provincia lecchese: “Ho dovuto lasciare l’automobile a Lecco e prendere il treno per rincasare”. Un suo parente addirittura ha dovuto lasciare il carico di frutta e verdura fresca nelle celle di un collega ortolano e parcheggiare il proprio furgone nel capoluogo, per poi anch’egli affidarsi alla ferrovia.
N. A.