LECCO – Le associazioni WWF Lecco, CROS Varenna e Lipu Lecco esprimono forte preoccupazione riguardo la costruzione della pista agrosilvopastorale che collegherebbe la strada di Morterone ai Piani d’Erna passando per la Val Boazzo. La Val Boazzo è una forra piuttosto profonda e che separa il Monte Due Mani dal complesso Pizzo d’Erna-Resegone. Proprio a causa della sua morfologia complessa, caratterizzata da versanti scoscesi e rocciosi, l’area è da sempre poco frequentata dall’uomo.
“È proprio il disturbo limitato, unitamente alla grande varietà di ambienti che caratterizzano la zona con fitti boschi, pascoli e falesie, a rendere l’area così importante per la fauna e la flora locali che qui trovano un rifugio sicuro nell’arco di tutto l’anno – spiegano le associazioni – La Val Boazzo e le zone circostanti ospitano infatti numerose specie di animali e piante di notevole interesse e altrove piuttosto rare, come l’aquila reale, che nidifica sulle irte pareti della valle ed è indicativa della salute dell’ecosistema circostante. Non mancano innumerevoli altre specie di uccelli, nonché mammiferi come caprioli e camosci. I lavori di costruzione di una strada e il successivo utilizzo della stessa comporterebbero un notevole aumento del disturbo per la fauna e una riduzione e frammentazione degli habitat, principalmente a causa dei tagli nel bosco. Inoltre, la morfologia del terreno, caratterizzato da pendii ripidi e terreni instabili e rocciosi, potrebbe comportare sfide tecniche che amplificherebbero i danni agli habitat e alla biodiversità. Ad esempio, il ricorso a opere in calcestruzzo”.
“Se la costruzione di una nuova strada fosse l’unica soluzione per raggiungere i Piani d’Erna, dando nuova spinta all’economia di montagna, il rischio di compromettere il delicato equilibrio dell’area e di recare un danno a specie sensibili e protette potrebbe essere in qualche modo accettato – aggiungono le associazioni – Tuttavia, come riportato anche da fonti online, facilmente reperibili: ‘…i Piani d’Erna sono facilmente raggiungibili tramite una comoda funivia da Lecco, e sono un luogo perfetto per la classica gita fuori porta da fare in ogni stagione, dall’estate per sfuggire al caldo all’inverno per godere della neve a bassa quota’”.
“Riteniamo quindi che le risorse destinate a questa nuova strada potrebbero essere meglio impiegate in altri progetti, magari che favoriscano una fruizione più lenta, sostenibile e consapevole del delicato ambiente naturale. La manutenzione delle opere e dei sentieri già esistenti e a volte abbandonati a loro stessi potrebbe essere un primo passo in questa direzione. Invitiamo, pertanto le autorità competenti a considerare attentamente le implicazioni di questo progetto e a prevenire qualsiasi opera che possa mettere a rischio l’integrità del territorio in questione, che allo stato attuale offre ai tantissimi appassionati che lo frequentano bellezze paesaggistiche e naturali impagabili”, concludono WWF Lecco, CROS Varenna e Lipu Lecco.