NUOVO PROCESSO PER ABUSI
AL REGISTA GUIDO MILANI.
LA DIFESA: “È UN RICATTO”

LECCO – Accusato per aver costretto un minore a compiere o subire atti sessuali “mediante abusto di autorità” e con l’aggravante dell’aver commesso “più violazioni della stessa specie”, il regista oggionese e animatore della associazione Ragazzi e Cinema Guido Milani ha deposto in tribunale respingendo ogni responsabilità.

Milani è arrivato mercoledì pomeriggio al palazzo di giustizia di Lecco direttamente dal carcere di Modena dove sta scontando la pena per reati simili – processo che proprio 24 ore prima ha ottenuto di essere revisionato – ed ha risposto al pm Carlo Cinque.

La difesa di Milani sostiene che i fatti contestati non siano mai avvenuti e ha consegnato alla corte una perizia sulle condizioni fisiche dell’imputato, documenti che dimostrerebbero come per lui sia materialmente impossibili agire nei modi contestati. In aula anche tre testimoni della difesa i quali hanno scagionato Milani sostenendo che il tutto possa essere un ricatto di cui il regista è vittima. Udienza aggiornata a marzo.

 

LEGGI ANCHE

ABUSI SU MINORI: DAL CARCERE GUIDO MILANI OTTIENE LA REVISIONE DEL PROCESSO