LECCO – Il Comune di Lecco celebra San Nicolò, patrono della città, con una serie di iniziative che ruoteranno attorno alla cerimonia di conferimento delle civiche benemerenze, in programma domenica 1° dicembre alle 11 all’auditorium del Centro civico Pertini. I tre cittadini benemeriti, che saranno insigniti del San Nicolò d’Oro per l’anno 2024, sono Mariuccia Buttironi, Renato Milani e Padre Norberto Pozzi.
Il programma delle celebrazioni per la Festa di San Nicolò avrà inizio sabato 30 novembre alle 17.30, a Palazzo delle Paure, con l’inaugurazione della tradizionale Mostra dei Presepi, a cura dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, mentre alle 18.30 in piazza Mazzini avrà luogo l’accensione dell’albero di Natale, a cura di LTM con il contributo del Comune di Lecco.
Tra gli attesi ritorni, l’esposizione “Capolavoro per Lecco 2024” dal tema “In grembo la speranza. Da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano” e a cura dell’Associazione culturale Madonna del Rosario, che sarà inaugurata giovedì 5 dicembre alle 17.30 a Palazzo delle Paure. Infine alle 21, all’auditorium Casa dell’Economia, si terrà il concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi di Lecco.
Venerdì 6 dicembre, giorno della ricorrenza liturgica di San Nicolò, alle 18.30 sarà officiata la Santa Messa solenne nella Basilica dedicata al santo, a cui seguirà, alle 21, il concerto “Lecco in Musica” della Consulta Musicale di Lecco, presso l’auditorium del Centro civico Pertini, in cui si esibiranno il Corpo Musicale Alessandro Manzoni della Città di Lecco, il Gruppo Folkloristico Renzo e Lucia con firlinfeu di Lecco e il Coro Leucum dell’Auser di Lecco.
L’appuntamento conclusivo delle celebrazioni è in programma sabato 7 dicembre alle 21 in Basilica di San Nicolò, con il concerto dell’Accademia Corale di Lecco.
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I profili dei cittadini benemeriti per il 2024:
Mariuccia Buttironi: nata a Milano nel 1937, da sempre residente a Olate, pensionata. Nei decenni tra gli anni ‘70 e gli anni 2000, Mariuccia Buttironi ha affiancato alla dedizione come insegnante di scuola primaria, a Pescate prima e successivamente a Lecco, il suo impegno profondo e costante in progetti di solidarietà internazionale. La sua grande volontà filantropica si è tradotta, in particolare, nell’attivazione a Lecco di un gruppo della Rete Radiè Resch, associazione che indirizza la sua azione al superamento delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Mondo. Dalle fila dell’associazione e con il coinvolgimento di personalità importanti, come padre David Maria Turoldo, Mariuccia Buttironi ha sostenuto, e spesso direttamente promosso, significative operazioni di solidarietà nel mondo e numerose iniziative nella città di Lecco. Innumerevoli progetti che hanno cercato di coniugare la realtà locale con quella internazionale, sempre a sostegno di “chi non ha voce”.
Renato Milani: nato a Lecco nel 1962, coordinatore di Fondazione Telethon per la provincia di Lecco. Presidente del Coordinamento di Fondazione Telethon per la provincia di Lecco, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal 2016, Renato Milani ha militato con passione e tenacia in Telethon sin dal suo esordio, nel 1990. Professionalmente impiegato come responsabile tecnico aziendale fino alla pensione, raggiunta lo scorso anno, negli ultimi vent’anni ha profuso il suo impegno anche nell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Lecco, in cui riveste la carica di vicepresidente. Assieme a numerosi volontari, Renato Milani è appassionato e instancabile promotore di azioni di sensibilizzazione, manifestazioni ed eventi per Fondazione Telethon, con grande attenzione alle scuole e in sinergia con diverse realtà del territorio. Grazie a questa infaticabile attività, il territorio lecchese si è distinto per la generosa donazione di fondi a sostegno della ricerca nel campo delle malattie genetiche rare.
Padre Norberto Pozzi: nato a Lecco nel 1952, sacerdote carmelitano. Padre Norberto Pozzi, originario del rione di Acquate dove è noto col soprannome di Cerry, è emblema di una vita spesa nel segno della solidarietà umanitaria. Una missione nel 1980 a Bozoum, nella Repubblica Centroafricana, dove si è adoperato per otto anni nelle mansioni di muratore-geometra, ha acceso in lui la vocazione al sacerdozio. Di ritorno in Italia, Norberto Pozzi è entrato nell’ordine dei carmelitani scalzi ed è divenuto sacerdote, inaugurando nel 1995 una nuova stagione missionaria e tornando nei villaggi della savana centroafricana. Nel 2023, mentre era diretto al villaggio di Bokpayan, è sopravvissuto all’esplosione di una mina, che gli è costata l’amputazione del piede sinistro. È rientrato in Italia, dove attualmente vive serbando il desiderio di tornare presso i confratelli insieme ai quali ha speso quarant’anni di vita: in missione, a servizio degli ultimi, nel cuore del continente africano.