TONFO ECOSISTEMA URBANO.
“LE PROVE DA RIPROVARE”
NELLA DIFESA DI LEGAMBIENTE

Cara Lecconews,

I latini dicevano excusatio non petita, accusatio manifesta (scusa non richiesta, accusa manifesta).

Ed è quello che senza nemmeno troppo sforzo si evince dalla lettera di Laura Todde di Legambiente Lecco a tentativo di difesa del Comune dopo il crollo di 30 posizioni, in fondo alla classifica delle Città sull’Ecosistema urbano (83° su 105°).

Lasciando perdere i conflitti di interesse già le pseudo-prove portate a difesa della Giunta sarebbero comunque respinte da ogni Tribunale per manifesta inutilità. 

Dire che il Comune è sulla strada giusta, ammesso e pure concesso che sia vero, non ha nessun senso e credibilità come prova a difesa di un crollo in classifica da un anno con l’altro e di quella entità – peraltro già malamente giustificato dall’assessora Zuffi, con la presenza dell’attraversamento, come se questo ci fosse da un anno e non da 24 – quindi si può anche non migliorare la posizione ma perderne 30…

L’altra prova, quella della riduzione dei rifiuti da 475 kg/abitante/anno a 468 kg cioè addirittura la bellezza di 19 grammi al giorno, così come l’aumento della differenziata, del 10%, oltre a essere comunque prevalente merito dei cittadini ha poco senso se poi oltre che tutto il sacco rosso, anche oltre metà di quello viola finisce comunque nel forno inceneritore e quasi metà del totale complessivo bruciato nel forno viene da fuori provincia, ed è qui che il Comune potrebbe seriamente intervenire per l’inquinamento, ma la presidente di Legambiente Lecco invece si guarda bene dal farlo notare.

Portare poi un’altra prova così poco utile e altrettanto poco veritiera, come quella della mobilità è desolante se si citano oltre all’iniziativa ‘Ti porto io ” – il bus gratuito per gli under 19 – rivolta a chi non ha la patente, che è solo un minimo spostamento di mobilità tra auto e bus, l’ancor più imbarazzante iniziativa di due car-sharing, qualche bici e 30 monopattini come se fossero davvero lo strumento che abbatte inquinamento e non fa usare l’auto.

Nemmeno una parola di critica, guai, sul fatto che in tre anni, purtroppo, non ci sia stato un potenziamento vero e proprio dei bus, per tutti, e maggiori spazi restituiti ai cittadini

Insomma se la lettera di Legambiente Lecco era una difesa del Comune, conflitti di interesse o meno, è davvero oggettivamente debole e priva di validi argomenti

Chissà perché han fatto una lettera così.

Paolo Trezzi

 

 

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