VITTIME DELL’AMIANTO:
LE INIZIATIVE DEL GAM
PER LA GIORNATA MONDIALE

LECCO – Da sempre attivo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema amianto e incentivare le bonifiche laddove sia ancora presente questo materiale altamente cancerogeno, il Gruppo Aiuto Mesotelioma odv (GAM) propone alcune iniziative in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, cui sono invitati a partecipare tutti cittadini lecchesi.

Venerdì 28 aprile, alle 10:45, si terrà un momento di raccoglimento e di omaggio alla memoria delle vittime presso il monumento in piazza Manzoni. Passeggiando in questi giorni accanto alla statua del Manzoni, nella piazza di Lecco a lui dedicata, è possibile notare una pianta di Davidia Invulcrata. I suoi fiori bianchi e dalla forma insolita che ricorda quella dei fazzoletti, rappresentano le lacrime versate da tutte le vittime dell’amianto, e dai loro cari, come recita la targa apposta sul monumento del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv. La Davidia, pianta simbolo del Parco Eternot di Casale Monferrato, era stata donata al Gam e alla sua presidente Cinzia Manzoni che a sua volta, nel 2019, aveva voluto farne dono alla città quale “ricordo vivente” per non dimenticare appunto le persone scomparse a causa della fibra killer, purtroppo numerose anche a Lecco, che si colloca al 47esimo posto sui 100 comuni italiani con più morti per amianto (dati Inail).

Sabato 29 aprile, alle 16, presso via Carducci a Sesto San Giovanni (ex terreno Breda) il GAM sarà presente accanto al Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di lavoro e nel Territorio e in ricordo dell’amico Michele Michelino, per una manifestazione in ricordo di tutti i lavoratori morti a causa del lavoro e tutte le vittime dell’amianto. Sono passati 29 anni da quando l’Italia ha messo al bando l’amianto, ma siamo ancora uno dei paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie amianto-correlate. Ogni anno le vittime dell’amianto sono circa 6mila: 3600 per tumore polmonare, 600 per asbestosi, 1800 per mesotelioma, un tipo di cancro molto aggressivo che colpisce la pleura e altre membrane. L’amianto ha ucciso, uccide e continuerà a uccidere ancora, perché i tumori che causa (mesotelioma, tumori polmonari, alla laringe, asbestosi, e altri ancora) ci mettono decenni a manifestarsi, e il loro picco è previsto tra il 2025 e il 2030.

In Italia sono ancora circa 370mila le strutture che contengono Eternit: per lo più edifici privati ma anche industriali e pubblici, comprese 2.400 scuole, 1.000 biblioteche e 250 ospedali. Per non parlare della rete idrica: sarebbero 300mila i chilometri di tubature in cui è presente l’asbesto. Si tratta, però, di stime: il censimento dei siti inquinati non è stato completato in tutte le regioni. L’amianto è responsabile di una strage che avviene nell’indifferenza che, oggi più che mai, diventa complicità.

Domenica 7 maggio il Gam parteciperà al pranzo ‘Attento che scotta’ organizzato dal Comune di Imbersago e la Pro Loco, in collaborazione con il Gruppo Aiuto Mesotelioma odv, Anmil lecco, la Fand – Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità, Uici, Ens e Anmic Lecco, l’associazione ‘Gabry nel cuore’ e l’Associazione Matteo La Nasa. Il pranzo si terrà alle 12 presso il Polifunzionale di Imbersago in via Resegone. ‘Attento che scotta’ è un pranzo di sensibilizzazione, aperto a tutti finalizzato a promuovere la sicurezza in tutte le sue declinazioni. 20 euro la quota di partecipazione mentre 10 euro i bambini. Richiesta la prenotazione inviando una e-mail all’indirizzo lavelli@comune.imbersago.lc.it oppure contattando il numero 3401645498 indicando eventuali tolleranze.