DECLUTTERING CONSAPEVOLE: COME SCEGLIERE COSA TENERE E COSA LASCIARE

Il decluttering è un approccio quasi filosofico alla vita e non si limita a ripulire gli armadi di casa.

Esso mira a migliorare gli aspetti di vita delle persone.

Viviamo in un’epoca in cui l’accumulo sembra inevitabile. Tra acquisti impulsivi, regali e oggetti che portano con sé un valore affettivo, le nostre case si riempiono rapidamente di cose. Spesso ci troviamo sopraffatti dal disordine ed incapaci di distinguere ciò che è veramente essenziale da ciò che è superfluo.

È proprio qui che il decluttering consapevole entra in scena e vedremo meglio di cosa si tratta in questo articolo.

Decluttering consapevole: di cosa si tratta?

Scegliere cosa tenere e cosa buttare, quando si fa ordine in casa o in qualsiasi luogo nel quale passiamo del tempo, non è sempre facile. Il decluttering consapevole può aiutarci in questo, in modo semplice e pratico.

Si tratta infatti di una pratica organizzativa e di riordino degli spazi di vita quotidiani, al fine di mantenere ordine nel tempo e semplificare le operazioni giornaliere, evitando perdite di tempo e stress inutili.

Oggi il decluttering è una pratica sempre più diffusa, proprio per la sua efficacia e tocca non solo il riordino della casa e degli oggetti che vi custodiamo all’interno, ma può essere anche un metodo utile, da applicare in ufficio dove spesso ci ritroviamo sommersi di documenti vecchi e inutili.

Il Decluttering infatti, non insegna solo a far spazio buttando via oggetti, ma mira ad un’organizzazione efficace degli ambienti, anche tramite l’ausilio della digitalizzazione, grazie alla possibilità che ci viene oggi dalla tecnologia, di archiviare in cloud digitali, documenti importanti, foto e quant’altro.

Per questo motivo, può essere una pratica efficace anche in ufficio, in un capannone o nel proprio piccolo negozio.

Il Decluttering è poi una pratica spesso abbinata allo sgombero di locali.

Che si tratti di un trasloco, o di uno sgombero, finalizzato a dar nuova vita ad un locale in disuso, questo diventa uno strumento essenziale che precede uno spostamento. In questo modo diventa infatti più facile snellire il trasloco della propria casa o della propria attività.

Il decluttering consapevole ci aiuta a non procrastinare: pensiamo a quanti spazi abbandonati potrebbero diventare spazi commerciali, riqualificando il territorio, già solo nel nord Italia, per esempio in Lombardia, una delle regioni più estese d’Italia.

Come dicevamo il decluttering non si limita solo all’ambiente domestico: per chi ha un capannone, spesso fare pulizia non è facile, perché parliamo di oggetti di grandi dimensioni ed ingombranti, come le attrezzature da lavoro. Per questo, entrare nell’ottica di un decluttering consapevole sul luogo di lavoro, può esser utile ad ottimizzare le operazioni di un’attività commerciale o al contrario per ridare nuova vita ad un locale usato come magazzino, creando da questo un’attività nuova.

Cosa tenere e cosa no con il decluttering consapevole

Ogni oggetto dovrebbe avere una funzione o perlomeno, avere un valore economico o affettivo.

Queste sono le discriminanti principali che si usano quando si fa un decluttering consapevole.

Non si tratta quindi solo di eliminare, ma spesso di domandarci la funzione di un determinato oggetto per la nostra vita quotidiana.

È necessario?” ; “Mi potrà servire nel breve termine?”; “Ha un valore oggettivo o un valore per la mia persona?”. Se le risposte a queste domande sono affermative, beh non devi per forza disfarti di un oggetto.

Il decluttering infatti non mira a buttar via tutto ciò che si ha intorno per avere una casa minimalista alla moda, perché in realtà, ogni spazio, deve riflettere la nostra interiorità.

Spesso infatti, esistono oggetti che non hanno un valore oggettivo intrinseco, ma si tratta di ricordi personali: bene questi vanno preservati, sempre.

Pensa invece a disfarti piuttosto di tutti quegli oggetti, come vestiti, accessori, borse, libri, ecc che non usi più o che non ti danno delle belle sensazioni al tatto o alla vista. Ricorda che questi oggetti prima di essere buttati, possono essere ripensati per funzione o per estetica, o ancora, possono essere rivenduti se in buone condizioni.

Oggi il vintage è un mercato in larga espansione e sulle app di “second hand” si può trovare davvero di tutto: dagli oggetti per la casa, ai vestiti e agli accessori.

Un decluttering quindi, per essere davvero consapevole, deve mirare a far stare bene le persone nel proprio spazio fisico, con un occhio al riciclo creativo dove possibile.