TRENO DI RIFIUTI PERICOLOSI:
AL VERTICE IL VICEMINISTRO
ALL’AMBIENTE BULGARO?

LECCO – Fermato anche il viceministro dell’Ambiente bulgaro per il traffico illegale di rifiuti con l’Italia, caso esploso dopo il maxisequestro di un treno che attraversava Lecco con 17 vagoni carichi di materiale compromettente, diretto per l’appunto in Bulgaria.

Il viceministro Krassimir Zhivkov è stato trattenuto per 24 ore, con lui le autorità giudiziarie di Sofia hanno fermato altre cinque persone. L’accusa è di aver avuto un ruolo nell’importazione di rifiuti non separati che sarebbero poi stati abbandonati in impianti non adatti. Secondo gli investigatori il politico sarebbe a capo di alcune delle società coinvolte, e avrebbe fatto pressioni per far lasciare gli incarichi al personale del ministero che si sarebbe opposto alla concessione dei permessi per l’import.

Il carico “compromettente” è stato smascherato a dicembre a Lecco, a gennaio gli investigatori avevano già interrogato il ministro dell’Ambiente Nemo Dimov, e nel frattempo le indagini hanno portato a una nuova inchiesta e ad altri importanti risultati: 16 persone sono agli arresti, nove i capannoni stipati di scarti sequestrati tra le provicne di Milano, Como, Novara, Alessandria , Biella e Torino.

RedCro

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