ROMA – Il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Lecco contro l’ordinanza cautelare del TAR Lombardia che bloccava il progetto del nuovo terminal bus in via Balicco. L’ordinanza, emessa il 4 dicembre scorso e pubblicata il 9 dicembre, conferma la decisione del giudice di primo grado che aveva disposto un riesame della delibera comunale n. 26 del 14 luglio 2025.
Dettagli della controversia
Il ricorso opponeva il Comune di Lecco, rappresentato dall’avvocato Umberto Fantigrossi, a cittadini privati (Massimo Manzini, Paolo Calato, Beate Lindemann e Candida Elvira Erasmi), difesi dagli avvocati Mauro Renna e Nicola Sabbini, con Rfi Spa non costituita. La delibera contestata approvava la variante al Piano dei Servizi per il terminal del trasporto pubblico locale, con vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità. Il TAR aveva accolto la domanda cautelare dei ricorrenti, motivando con la necessità di un approfondimento istruttorio da parte dell’amministrazione.
Motivazioni della sentenza
I giudici hanno ribadito che le scelte urbanistiche rientrano nella discrezionalità amministrativa e sono sindacabili solo per manifesta illogicità, irragionevolezza o insufficienza motivazionale, evitando sconfinamenti nel merito. Hanno escluso un vincolo rigido sul riesame, rigettando l’appello e compensando le spese processuali per la complessità della questione. La decisione, con relatore Riccardo Carpino, è stata adottata in camera di consiglio il 4 dicembre a Roma.
La reazione del Comune
“Con riferimento al progetto di realizzazione del futuro Polo multimodale urbano di Lecco in via Balicco, il Consiglio di Stato, in sede cautelare, ha disposto di far proseguire l’iter procedurale di valutazione dell’istruttoria comunale già avviato presso il TAR Lombardia – Milano. Ricordiamo – dice il Comune di Lecco – che l’oggetto del ricorso avanzato da alcuni residenti di via Balicco è la procedura attraverso la quale il Comune ha individuato la dislocazione delle aree su cui realizzare il progetto di multimodalità”.
“La decisione non incide sulla possibilità di realizzare l’opera, anzi l’ordinanza ribadisce come le scelte di pianificazione urbanistica rientrino nell’esercizio dell’ampia discrezionalità da parte dell’amministrazione – precisa il Comune -. Allo stesso tempo, il Consiglio di Stato ha affermato che “il dovere di riesame, a completamento dell’istruttoria, stabilito dal giudice di primo grado non vincola le valutazioni discrezionali dell’amministrazione nella fattispecie in esame”. Viene, dunque, confermata la necessità di attendere l’udienza del 19 febbraio 2026, nella quale il TAR Lombardia – Milano valuterà se il Comune ha adempiuto correttamente all’ordinanza di riesame, in contraddittorio con i ricorrenti”.
“L’amministrazione comunale, consapevole della strategicità del progetto per la città – come ribadito da tutti gli enti coinvolti (Regione Lombardia, RFI, Comune di Lecco) – prosegue il lavoro di integrazione della documentazione richiesta dal TAR e nel percorso di confronto con i residenti interessati. Riteniamo fondamentale che ogni cittadino abbia contezza della massima garanzia dei propri interessi, nel rispetto delle regole e delle procedure, pur di fronte ad un interesse generale superiore. Allo stesso tempo, confermiamo l’impegno a portare avanti un’opera che rappresenta un nodo cruciale per la mobilità e lo sviluppo urbano e di tutto il territorio di Lecco”, conclude Palazzo Bovara.
