IL GIRO DI LOMBARDIA ATTRAVERSA PARÉ, PESCATE, GALBIATE E CALOLZIO

LECCO – Sabato 11 ottobre prende il via da Como la 119ª edizione del Giro di Lombardia di ciclismo, con arrivo a Bergamo. Pur avendo subito diverse modifiche nel tracciato nel corso degli anni, il simbolo della corsa resta immutato: il Ghisallo. Questa salita, che parte da Bellagio e conduce alla piccola chiesa della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti, rappresenta un punto di riferimento importante, un luogo di culto sia sportivo che spirituale. La strada è impegnativa, ma non estremamente difficile.

Il percorso copre 241 chilometri, con tre province attraversate (Como, Lecco e Bergamo) e con sette salite principali: Madonna del Ghisallo, Roncola, Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta, Passo di Ganda e Colle Aperto, prima di giungere al traguardo di Bergamo Alta. La provincia di Lecco sarà attraversata a Paré, Pescate, Galbiate e Calolziocorte. Il passaggio in provincia è indicativamente compreso tra le 12:20 e le 12:40. Dipenderà dalla media di velocità della corsa.

Il direttore Mauro Vegni ha commentato la scelta della conclusione della gara, sottolineando come l’alternanza tra Como e Bergamo nelle partenze e negli arrivi abbia portato valore alla corsa. Pur apprezzando la bellezza dell’arrivo a Como e la salita di Civiglio, a lui particolarmente cara, considera Bergamo Alta un vero punto di forza. Nel passato si sono viste partenze da Milano e arrivi a Lecco, ma la combinazione Como-Bergamo sembra essere la formula più efficace.

Gli organizzatori del Giro non hanno mai avuto paura di sperimentare e modificare il percorso. Storicamente, infatti, i traguardi tradizionali includevano anche Milano e Como (questa città ha ospitato la partenza per la prima volta nel 1961), Monza e, negli Anni Novanta, Bergamo. Tra il 2004 e il 2010 il finale è tornato sul lungolago di Como, caratterizzato dall’ultima salita della Valfresca a San Fermo della Battaglia, a pochi chilometri dall’arrivo.