“NUOVE IDENTITÀ METICCE”, FILM CONTRO IL RAZZISMO TRA LECCO E CALOLZIO

LECCO – Cinque proiezioni cinematografiche e una cena comunitaria per valorizzare le diversità e combattere le discriminazioni. In occasione della XX settimana di azione contro il razzismo, dal 15 al 26 marzo le associazioni Les Cultures Odv, Spazio Condiviso APS ASD e Dinamo Culturale APS in collaborazione con Alliance of BAME Voices promuovono l’iniziativa Nuove Identità Meticce, un cartellone di appuntamenti in programma tra Lecco e Calolziocorte, pensato per sensibilizzare la cittadinanza proprio su temi quali, come anticipato, la valorizzazione delle differenze e il contrasto al razzismo. Un progetto, Nuove Identità Meticce, che ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e che intende puntare l’attenzione sul fenomeno migratorio e sulle seconde generazioni, favorendo la conoscenza e stimolando il dibattito.

Ad aprire l’iniziativa è la serata di venerdì 15 alle 21 al Circolo Spazio Condiviso di Calolziocorte, dove è in programma la proiezione di Go, Friend, Go di Gabriele Licchelli, Andrea Settembrini e Francesco Lorusso. Un documentario in cui i tre registi incontrano i migranti lungo la “rotta balcanica”: un mosaico di storie individuali, in un viaggio verso la speranza di un futuro migliore. Migliaia le persone che ogni anno lasciano il Medio Oriente nel tentativo di raggiungere l’Europa occidentale: un percorso duro attraverso i Balcani, tra respingimenti, freddo, sofferenza.

Ci si sposta a Lecco, precisamente allo Spazio Teatro Invito, la sera successiva: in cartellone per sabato 16 marzo alle 21, infatti, la proiezione di Agàpe di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares, documentario che raccoglie le testimonianze di migranti bloccati per anni a Lesbo e a Cipro ed esplora un aspetto spesso tralasciato, trascurato: l’amore come forma di resistenza. Un film che sposta il punto di vista, dà spazio a sentimenti come l’amicizia, l’amore e i legami familiari, andando oltre la narrazione del dolore e del trauma.

Si ritorna a Calolziocorte, ma questa volta al Circolo ARCI Foppenico, il venerdì 22, quando alle 21 è in programma la proiezione di Tam Tam Basket di Mohamed Kenawi, documentario che racconta la vicenda della squadra Tam Tam Basket nata a Castel Volturno, uno dei comuni italiani con il tasso più alto di multietnicità. Un esempio di inclusione e riscatto sociale tramite lo sport: formata soprattutto da adolescenti figli di immigrati e nata dalla determinazione del coach della squadra, l’ex cestista Max Antonelli, questa società non-profit è animata dalla “giving back philosophy”, ovvero la volontà di restituire qualcosa di positivo al territorio in cui i giovani protagonisti sono cresciuti.

Sabato 23 alle 21 l’appuntamento è di nuovo allo Spazio Teatro Invito di Lecco, dove tocca a Il Legionario di Hleb Papou, presente in sala. Un film che mette al centro la storia di Daniel, unico poliziotto di origine africana del Reparto Mobile di Roma, spesso chiamato a eseguire sgomberi di immobili occupati. Due, per lui, le famiglie: da una parte i colleghi; dall’altra una madre e un fratello che vivono proprio in un palazzo occupato. Due vite che non potranno essere tenute separate ancora per molto tempo.

In programma per domenica 24 marzo alle 19, invece, la cena comunitaria multietnica con celebrazione dell’ifṭār, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan. Ospitato all’interno del Circolo Spazio Condiviso di Calolziocorte, l’evento coinvolgerà diverse comunità nella preparazione di cibi tipici di ognuna.

Infine, a chiusura dell’intera rassegna, martedì 26 alle 21 si torna allo Spazio Teatro Invito di Lecco per l’ultima proiezione in cartellone: N’en parlons plus di Cecile Khindria e Vittorio Moroni. Protagonista, qui, è Sarah, una donna francese di 30 anni che non sa nulla del passato di suo padre. Ha inizio così un viaggio a ritroso, dalla guerra d’Algeria, durante la quale il nonno ha combattuto a fianco dei francesi contro l’indipendenza algerina, alla fuga della sua famiglia a Marsiglia all’indomani della disfatta francese, dove, anziché essere accolta, è stata rinchiusa in un campo.

L’ingresso alle proiezioni è gratuito, tranne nel caso del film del 26 marzo, il cui costo è di 5 euro.