LECCO – Il conto alla rovescia per lei nel ruolo di ex lo hanno scandito in tanti, stiamo parlando della 27enne schiacciatrice lecchese Arianna Lancini, autentica bandiera della Picco Lecco che fra tre giorni tornerà al Bione con la sua nuova squadra del Costa Volpino, fresca neopromossa in A2.
Una pressione che comunque non allerta la diretta interessata: “Onestamente – dice – la sto vivendo bene. Certo il destino ha voluto ci trovassimo di fronte nella prima di campionato e a Lecco, nella palestra in cui ho vissuto sin da piccola facendo la trafila delle giovanili sino all’ingresso in prima squadra. Di sicuro nei primissimi minuti sarò molto emozionata: la maglia della Picco è ad oggi l’unica maglia da me vestita e dieci anni di prima squadra non si dimenticano”.
Tante le gioie provate in biancorosso. Come dimenticare il doppio salto dalla B2 all’A2 con coach Milano in panchina?
“Certo magari abbiamo anche avuto qualche piccola delusione, ma davvero tante gioie e soddisfazioni. Una pagina indelebile che non si cancellerà mai nella mia carriera”.
Quindi quella bimbetta che tanti anni orsono ha iniziato a frequentare il Bione è soddisfatta del percorso sin qui vissuto?
“Assolutamente sì, una carriera direi positiva arrivare dalle giovanili all’A2 dopo oltre 30 anni che la società non frequentava la seconda serie nazionale. Beh credetemi è un orgoglio per tutti”.
Portiamo avanti la macchina del tempo; riscaldamento pre gara, emozioni, groppo in gola, eccetera… Nessuna remora nel mettere la palla a terra?
“No, anche se è difficile vestire i panni di avversaria ma io ora gioco per il Costa Volpino e devo essere professionale sino in fondo. Noi andiamo a Lecco per vincere anche se siamo neopromosse e speriamo di portare a casa i tre punti. Vedremo cosa ci riserverà il verdetto del campo. Con la Picco ci siamo lasciati bene, ho ancora diversi amici; ho solo voluto maturare una nuova esperienza. Auguro loro ogni fortuna a patto che non sia a nostro danno”.
A proposito: il vostro obiettivo stagionale?
“Facile dire che sia la salvezza, se possibile da centrare al più presto. Il mio inserimento nel gruppo? Stiamo ancora cercando le giuste affinità ma mi sono ambientata abbastanza bene. Dalle amichevoli disputate abbiamo tratto delle buone indicazioni, l’importante e saperle ottimizzare anche in campionato”.
E tuo padre Paolo, da anni ultras Picco con la sua proverbiale e rumorosa campana, è pronto a sostenerti?
“Credo che pure a lui sembrerà atipico tifare per Costa anziché Lecco, comunque è normale che i parenti di un atleta parteggino a suo favore. Non so se opterà ancora per la campana, sembra voglia cambiare, forse una tromba ma non ne so di più. Sarà una sorpresa”.
Nel pubblico non mancherà anche tua sorella minore Melania, palleggiatrice del Mandello in B2 dove tuo papà allena le giovanili.
“Credo di sì, in famiglia andiamo tutti pazzi per il volley. Sarà una bella festa da vivere intensamente augurandomi che a fine serata a festeggiare tocchi a noi del Costa Volpino”.
Noi del Costa detto da te consentimi fa davvero strano…
“Sinceramente pure io mi devo ancora abituare ma è così e sono curiosa di vivere a 360 gradi questa nuova e stimolante avventura”.
Se parliamo di un tuo eventuale e futuristico ritorno a Lecco siamo sulla strada giusta?.
“Per ora non ci penso ma nella vita mai dire mai. Come facciamo a sapere cosa ci riserva il domani?”
Visto che sognare anche in grande non costa nulla, approdare in A1 per Lancini è….
“Impossibile, ormai non sono più una giovanissima o ventenne. Conosco i miei limiti e sono già contenta di aver potuto esordire in una categoria tosta e importante come l’A2, piedi a terra cercando di prepararci al meglio per la seppur vicina trasferta di Lecco. Iniziare bene il campionato è troppo importante”.
Alessandro Montanelli