Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*
Quarantaquattresima puntata
Anna e Morsi si trovavano finalmente da soli, faccia a faccia e occhi negli occhi. Il pericolo Elsa si era eclissato.
E Anna disse:”Onestamente ti sei comportato molto male quando era qui da noi la mia amica. Si capiva lontano un miglio che ti piaceva. Addirittura oserei dire che ti eri quasi innamorato di lei, senza il quasi. Che mi dici a proposito? Io non ti piaccio più?”
Morsi non sapeva cosa dire. Il suo stato alla presenza di Elda era evidente, ma non riusciva a proferire parola a sua difesa. Ma qualcosa doveva dire a quella che era la sua compagna.
“Cosa vuoi che ti dica, Anna?” tentennò il gattone. “Si, è vero. Ho provato una botta di simpatia, direi accentuata, per la tua amica. Scusami.”
Anna capì che il compagno era in buona fede. Solo la presenza un po’ ingombrante di Elda aveva confuso, diciamo così, Morsicone.
Insomma, una cosa così poteva capitare.
E i due innamorati decisero di chiudere la questione e di non parlarne più.
Però Anna aveva sempre il peso di non aver detto a Morsicone che Elda era una maga e che lei era una maga mancata.
Decise di approfittare dell’occasione e di rivelare il tutto al compagno.
“Morsi, ti devo confidare un segreto” cominciò a dire Anna. “La mia amica non era una creatura, per così dire, normale. Aveva qualcosa di speciale. Forse te ne sei accorto anche tu”.
“In che senso?” replicò il Morsicone.
“Elda è appassionata di esoterismo, del mistero…” Disse Anna.
“E allora, cosa vuoi dire? Vuoi dire che Elda è una…” Morsi non finì la frase.
“Si, Morsi, Elda è una maga” concluse Anna.
A Morsicone cadde il mondo addosso. Come? Una maga era entrata in casa sua, proprio a lui che non poteva né vedere né sopportare i maghi?
“Anna, che cosa brutta mi hai fatto. Invitare a casa mia una maga. E poi senza neanche dirmelo. Come hai potuto?” disse il gattone.
La compagna di Morsi si sentì persa. Ma oramai doveva e voleva confidare al gatto la seconda parte della verità. Cioè che anche lei era praticamente una maga.
E cominciò: ”Si, dovevo dirtelo. Ma ti devo dire un’altra cosa ancora più importante. Io…” e le parole non le uscivano. Fece un grande respiro, chiuse gli occhi e tutto d’un fiato disse: ”Anch’io sono quasi maga, anzi sono una maga mancata.” E Anna scoppiò a piangere.
Morsicone ascoltò il tutto senza ribadire. Inebetito e con gli occhi pallati.
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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.
Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.
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