LECCO – Teatro Invito arriva alla sua ottava stagione presso la sala di via Ugo Foscolo a Lecco, sede della compagnia dal dicembre 2016. È un grande traguardo con ben 10.521 presenze negli anni scorsi. Un evento che offre alla cittadinanza un ricco panorama teatrale composto dai migliori artisti e compagnie italiane, con una particolare attenzione alle formazioni emergenti e ai temi più stringenti dal punto di vista sociale e culturale.
L’edizione 2024/25 propone 12 spettacoli da ottobre a novembre, con possibilità di abbonamenti e riduzioni, mantenendo così costi di accesso decisamente sostenibili. Da quest’anno, poi, Teatro Invito aderisce alla campagna verde TreeNation: per ogni biglietto venduto finanzieremo la piantumazione di un albero in Tanzania versando una quota al progetto Forest Gardens, la nostra foresta crescerà insieme ai nostri spettatori!
Il cartellone 2024/25 vede inoltre la collaborazione con il Comune di Lecco per gli eventi istituzionali della Giornata della Memoria e della Festa della Liberazione: il 26 gennaio lo spettacolo ‘Viaggio ad Auschwitz a/r’ del Melarancio si terrà presso la Sala Ticozzi di via Ongania; il 24 aprile ‘L’Agnese va a morire’ di Teatro Evento sarà messo in scena presso Teatro Invito ed entrambi gli spettacoli saranno a ingresso gratuito e si terranno alle ore 20.30. Il primo è la storia di un uomo che, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald, immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e comprende che in quella condizione potrebbe abiurare a tutti i suoi principi, per sopravvivere. Parte così per un lungo pellegrinaggio a piedi, coprendo il potere taumaturgico delle relazioni con la gente. Il secondo, ispirato al romanzo di Renata Viganò, racconta la storia dell’Agnese: gli inverni freddi, crepati e vuoti come le valli, le estati trasudanti vino e cocomeri spaccati, le stagioni di mezzo grigie come un incubo di tedesco o colorate come un arcobaleno tra i raggi di una ferruginosa bicicletta, escono dalla terra smossa e mettono radici nella gola della donna che racconta.
Altre collaborazioni per eventi particolari aprono a vari gruppi del lecchese: il primo spettacolo del 26 ottobre, ‘Aquile randagie’ di Arca Azzurra, sarà organizzato con il sostegno della Cooperativa Gruppo Scout: nel 1928 Mussolini firma il decreto 696 e dichiara la soppressione totale dello scoutismo in Italia. Qui si racconta la storia di un manipolo di giovani scout che sceglie di disobbedire a una legge ingiusta. Picco Pallavolo Lecco collabora invece per la serata del 9 novembre in cui sarà ospite Andrea Zorzi con lo spettacolo ‘La leggenda del pallavolista volante’ (produzione Teatri d’Imbarco): il campione sale sul palco e racconta con Beatrice Visibelli la sua mirabolante avventura sportiva rievocando epiche vittorie e dolorose sconfitte.
SPI Cgil collabora alla Giornata internazionale della Donna in occasione della quale il 7 marzo sarà in scena ‘Donne’ della compagnia Tedacà: un viaggio attraverso il XX secolo italiano che si concentra sul percorso di emancipazione femminile, un percorso che usa l’ironia per raccontare donne che hanno combattuto guerre, fatto rivoluzioni, che sono state mamme, lavoratrici, eroine, campionesse e casalinghe.
Sabato 23 novembre Teatro Libero di Palermo con ‘Non mi serve niente’ accompagnerà gli spettatori in un’analisi arguta che percorre il pensiero di Karl Marx e scandaglia l’umanità ‘capitalista’ della società contemporanea. Sabato 14 dicembre tornerà a Lecco uno dei drammaturghi più brillanti del teatro italiano contemporaneo: dopo ‘Apocalisse tascabile’ Niccolò Fettarappa Sandri firma con Lorenzo Guerrieri ‘La sparanoia’. I giovani, addomesticati, non trovano più il piacere di delinquere e vivono a casa, con l’ossessione dei lavaggi delicati. La sparanoia è il grido perforante che muore in gola, è il pianto dei serial killer narcolettici e dei bolscevichi da divano. Graffiante ironia per i temi più scomodi: sulla scena i conflitti di una generazione oppressa e sfruttata, per riaccendere nel pubblico la rabbia rivoluzionaria.
Il 2025 aprirà sabato 11 e domenica 12 gennaio con la nuova produzione di Teatro Invito per la regia di Laura Curino: ‘Lottavano così come si gioca’, testo di Luca Radaelli, protagonista in scena per una variopinta galleria di personaggi che compone una riflessione sul periodo degli anni ’70, in equilibro tra la sorridente nostalgia per la giovinezza, la passione e lo slancio per le lotte civili e politiche, la paura per le azioni violente e la gioia di aver attraversato un momento esaltante carico di energia ‘rivoluzionaria’. Dedicato a una generazione che, forse, non ha perso del tutto.
Sabato 8 febbraio ecco una leggenda della letteratura di fantascienza con ‘Valis’ di Teatro delle Selve: Philip Dick ha la capacità di immaginare mondi futuribili ma anche livelli di realtà complessi e compresenti l’uno all’altro. Dick è un viaggiatore di dimensioni spazio-temporali, dove passato presente e futuro tendono a scomparire e a mescolarsi. Valis parte dall’omonimo romanzo di Dick e dalla sua biografia romanzata scritta da Emmanuel Carrère.
Sabato 22 febbraio il pubblico sarà chiamato a partecipare alla performance ‘La più grande tragedia dell’umanità’ di Evoè Teatro/Malmadur e dovrà scegliere tra due tragedie; quella che viene votata come più grande rimane in gioco, l’altra viene scartata. Quella rimasta si confronta con una nuova tragedia; la più grande rimane, l’altra viene scartata. E così via. Si parte dalla perdita di un cellulare, si arriva a un amore tradito o a un parente malato. Il pubblico, chiamato a rispondere, riflette sui meccanismi di percezione del dolore e sulle dinamiche comunicative con cui siamo abituati a guardarlo.
Sabato 22 marzo Stefano Bresciani metterà in scena il testo di Robert Schneider, ‘Schifo’, accompagnato dalle musiche dal vivo di Luigi Crippa e Clara Zucchetti: Sad è uno studente iracheno, fuggito dal suo paese per evitare di andare sotto le armi durante la prima guerra del Golfo. Rifugiatosi in una città della Germania, per sopravvivere vende rose. La nostra scelta è dare un’espressione emotiva nuova a fatti sempre presenti nella nostra vita, grazie a un linguaggio crudo e semplice e grazie al potere della musica.
Il 4 aprile ecco Nicola Lorusso e Giulio Macrì con ‘Memori’, spettacolo Vincitore del Bando Cura 2023, selezionato da Hystrio Festival 2023 e Direction Under 30: una geometria di pesi e contrappesi, un ballo da cabaret berlinese, un avanspettacolo dell’assurdo. Due attori e due uomini che lottano con l’assurdità dell’esistenza in scena e sul palcoscenico della vita, in omaggio al grande padre Samuel Beckett. Una memoria che c’è e non c’è, un presente che si ripete in tondo, in un cerchio di relazione.