GALBIATE – Il calcio a Galbiate cambia volto. Con l’inizio della stagione 2025/2026 prende vita un progetto tanto atteso quanto ambizioso: la nascita ufficiale del Sala Galbiate 1974, frutto della fusione completa tra due storiche realtà del territorio. Non si tratta solo di una nuova maglia o di un cambio di nome, ma di una trasformazione profonda, pensata per dare continuità e futuro al movimento calcistico locale.
L’unione tra Sala al Barro e Galbiate 1974, dopo anni di collaborazione nel settore giovanile, è diventata realtà. Ora tutto è sotto un’unica sigla, con un’unica visione e obiettivi chiari: radicamento territoriale, valorizzazione dei giovani e crescita sostenibile.
Il nuovo assetto dirigenziale ha scelto di puntare fortemente sulla continuità tecnica e identitaria, mantenendo saldo il legame con il vivaio, da sempre cuore pulsante del progetto. I ragazzi cresciuti nel settore giovanile sono oggi protagonisti anche in prima squadra, con uno spirito di appartenenza che rappresenta il vero valore aggiunto.
A guidare la squadra è Manuel Sacco, un allenatore giovane ma determinato, che ha raccolto la sfida con entusiasmo. L’obiettivo è chiaro: smentire i pronostici e sorprendere, puntando su un gruppo coeso, su un gioco propositivo e sull’orgoglio di rappresentare una nuova realtà calcistica.
Accanto all’aspetto sportivo, però, c’è un disegno ancora più ampio. Il progetto del Sala Galbiate si fonda su una visione moderna dello sport come elemento di aggregazione e crescita per l’intera comunità. Proprio per questo sono previsti importanti interventi infrastrutturali: il rifacimento del campo principale con erba sintetica, l’illuminazione rinnovata, la ristrutturazione degli spogliatoi e la creazione di nuovi spazi per atleti, famiglie e tifosi.
Il centro sportivo di Galbiate si prepara così a diventare un punto di riferimento per centinaia di giovani, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche formativo. L’idea è chiara: lo sport non come semplice attività agonistica, ma come vera e propria scuola di vita.
Durante la presentazione ufficiale, la presenza delle istituzioni ha confermato quanto il progetto sia sentito a livello cittadino. L’amministrazione comunale ha ribadito il proprio supporto, riconoscendo allo sport il ruolo centrale che merita nella costruzione di un’identità collettiva sana e partecipativa.
La rosa della prima squadra per questa stagione riflette al meglio la filosofia della società: tanti giovani, molti dei quali cresciuti “in casa”, accanto a elementi più esperti capaci di guidare il gruppo. L’obiettivo immediato è mantenere la categoria, ma sullo sfondo si intravede una visione più ampia: diventare un modello di riferimento per le società dilettantistiche che vogliono coniugare competitività e radici locali.
Il Sala Galbiate 1974 non è solo una nuova squadra: è un simbolo di rinascita, di unione e di futuro. Un progetto che parla al presente, ma guarda lontano.
G. P.