LECCO – “A un mese dall’inizio delle Olimpiadi la vita sulla Statale 36 è sempre più difficile. Non osiamo immaginare durante i giochi. Cosa dobbiamo aspettarci? Blocchi del traffico a partire da Costa Masnaga? La prospettiva di una strada fondamentale per raggiungere i luoghi dell’evento costantemente imballata ci spaventa”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, annunciando l’ennesimo atto rivolto a Regione Lombardia per capire che ne sarà dell’importante arteria e dei lavori proprio in vista dell’appuntamento sportivo.

“Sono tutti pronti ad attaccare l’amministrazione comunale di Lecco per il traffico in città e a puntare il dito contro i lavori per il quarto ponte. Ma nessuno si rende conto di ciò che accade e cosa potrà succedere di qui a poco sulla 36. Sto provando a fare luce, ma sembra che ci sia un muro. La mia prima richiesta risale all’inizio di aprile ed era un’interrogazione a cui l’assessorato alle Infrastrutture ha risposto il 20 maggio dicendomi che per sapere qual è lo stato di avanzamento della realizzazione di tutte le opere olimpiche bastava guardare il sito di Milano-Cortina. Incredibile. Poi, ai primi di settembre ho domandato al presidente della Commissione Territorio di convocare in audizione Anas Lombardia e la Società infrastrutture Milano Cortina proprio per parlare delle opere olimpiche e della viabilità verso la Valtellina. Sono in attesa della convocazione”, racconta il dem.
“Un paio di settimane fa, ho presentato un accesso agli atti relativo alla documentazione in merito agli interventi sulla statale 36, chiedendo copia del progetto o delle slide di Anas. Ho anche aggiunto che, qualora l’assessorato non fosse in possesso del materiale, venga inoltrata ad Anas stessa una formale richiesta affinché sia trasmesso a Regione Lombardia. E anche qui sono ancora in attesa”, aggiunge Fragomeli.
“Oggi presento una seconda interrogazione in cui chiederò perché i lavori sulla 36 stanno procedendo tanto a rilento, cos’è successo, vorrei la conferma ufficiale che non saranno terminati entro l’inizio delle Olimpiadi, quando e come verranno riaggiornati, se e quando finiranno, se durante i giochi i cantieri saranno sospesi o continueranno, se e quanto sono eventualmente aumentati gli incidenti perché le colonne di auto sono continue in questo periodo. Qualora Regione non avesse le risposte, le può chiedere ad Anas, facendo da stimolo e non limitandosi ad attendere lo scorrere del tempo e l’aumento dei disagi. Il territorio, i pendolari, gli utenti di quell’arteria hanno bisogno di sapere cosa sta accadendo”, insiste il consigliere Pd.
“La 36 è un cantiere aperto, con code improvvise e pericolose, senza un quadro chiaro di cosa e quanto succederà dal punto di vista viabilistico. Le richieste che come consiglieri facciamo sono considerate solo dal punto di vista burocratico. Ma si vedeva già da tempo che gli interventi accumulavano ritardi e che l’assessorato non stava facendo la supervisione di una delle principali infrastrutture lombarde, quella che porterà sui luoghi olimpici. Neanche questo li ha sollecitati a verificare e adesso, a un mese dall’inizio, siamo nel caos”, conclude Fragomeli.
